Basta
scendere qualche metro nelle viscere della terra perchè si apra al nostro sguardo un paesaggio di cavità scavate nella marna e nelle sue conchiglie fossili, in un gioco di luci e ombre dove il
“tesoro”, le bottiglie di vino “migliore” trova il suo naturale caveau, protetto dalle condizioni ottimali di luce, temperatura ed umidità che la “madre terra” è in grado di garantire.
Produzione e conservazione del prodotto un dualismo inseparabile che scandisce con la sua alternanza, il ritmo del tempo ed il trascorrere delle stagioni per l’uomo monferrino.