Dai colori dei grappoli d’uva alla luce che illumina e colora i vigneti, tante le occasioni di incontro tra vino e arte: un
connubio a cui è dedicato percorso ad hoc, nato anche dalla collaborazione con Artissima, evento clou dell’autunno dell’arte
contemporanea torinese e importanti gallerie torinesi. All’interno del programma della manifestazione, giovani artisti interpretano i temi e le suggestioni legate al vino e alle tradizioni
vitivinicole dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla performing art. Le opere sono state esposte nelle diverse sedi del centro
città.Il MAO Museo d’Arte Orientale, nella sala polivalente, ha ospitato la mostra di fotografia “Filari di luce” di ALBERTO MAFFIOTTI, SILVANO GHIRARDO e DOMENICO ROTA, curata dal Club UNESCO di Vignale Monferrato. Nel corridoio di ingresso erano invece esposte le pitture di GABRIELE D’ACUNTO e MARCO GIORDANO. Particolare la proposta di una
giovane emergente LUCIA GUARINO con la sua performance video proiettata nella sala polivalente. Oltre 600 persone
hanno visitato la mostra.
Ingresso libero. Sabato 14 e domenica 15 ottobre, h 11,00-18,00. Via S. Domenico 11.
La luce naturale crea emozioni, stati d’animo, infonde energia, dona la vita. Ovunque. Nel quotidiano l’illuminazione artificiale ha trasformato il modo in cui l’occhio vede e si rapporta con lo spazio che lo circonda privandoci della possibilità di percepire la complessa mutevolezza del reale e le sottili sfumature di colore, conferendo ad ogni nostro sguardo un’atmosfera piatta, monotona, glaciale.
Immergersi nel Monferrato vuol dire riscoprire la luce ed il suo modificarsi, ora lento, ora rapido, nel giorno e nelle stagioni: radiose albe su fondo azzurro in inverno, la nebbia nel fondo valle in primavera, i colori dei fiori in estate, le vigne durante la vendemmia, tramonti infuocati dove la luce evapora all’apparire delle prime stelle in autunno.
La luce “disegna” profili tra i filari di vite, nei boschi e sulle sommità delle colline dove paesi e villaggi con arditi campanili e castelli svettano nel cielo solcato da rapide nuvole. La luce che si insinua fin nelle profondità delle cavità sotterranee dove si conserva il vino alla luce flebile di candele: altri colori, altre ombre, altre sfumature di profumi che stimolano i sensi ed arricchiscono il nostro spirito.
Il Monferrato è dunque un territorio singolare ed unico. Un’isola, un arcipelago dove “picchia” il sole, soffia il vento senza ostacoli e la luce è accecante. Un arcipelago formatosi da un mare antico evaporato milioni di anni fa, dove lo sguardo può spaziare tra le pieghe della terra inseguendo orizzonti lontani, linee perfette. Una visita che colma gli occhi di colori ed i polmoni di aria fresca. Oggi questa terra, il Monferrato Casalese, è tutelata dall’UNESCO che con le altre cinque zone riconosciute nelle Langhe e Roero costituisce il 50 sito italiano UNESCO dove rappresenta uno scrigno di ricchezze per il patrimonio naturale, artistico e culturale del Piemonte.